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CIRUS RINALDI

FARE IL CRIMINE (PER) FARE IL GENERE. MASCHILITÀ, DEVIANZA E CRIMINE TRA APPROCCI TEORICI E ANALISI EMPIRICA

Abstract

Nel saggio si rileggono sinteticamente i principali contributi teorici socio-criminologici attraverso la lente interpretativa della maschilità, indicando gli sviluppi a partire dalle analisi positiviste attraversando le teorie funzionaliste per approdare agli approcci dell’azione strutturata (Messerschmidt 1993; 1997; 2000), cercando di comprendere in che modo l’analisi criminologica abbia spostato il proprio focus d’analisi dai caratteri costitutivi e naturali della maschilità – essere maschi – alla dimensione performativa dei generi – fare i maschi. Si tratta, nello specifico, di una sintesi arbitraria che, per ragioni di spazio, non può tener conto in modo esaustivo delle diverse prospettive criminologiche. Cercheremo, infine, di mostrare, infatti, che compiere condotte devianti e criminali – fare il crimine dunque – è una delle possibili modalità di cui un soggetto può disporre anche per fare il proprio genere, per fare la maschilità, soprattutto se non ha accesso a risorse simboliche e materiali legittime