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MARCO PICONE

Luoghi d’interazione e cittadinanza attiva: il caso di Mazara del Vallo

Abstract

La società postmoderna considera (erroneamente) rischiosa la mancata integrazione dei migranti; in risposta a questo dato, le comunità migranti si barricano dietro comprensibili comportamenti di difesa rispetto al tentativo di conformare le differenze culturali ai modelli prevalenti o dominanti. Tali considerazioni, che si rispecchiano nell’uso dello spazio urbano (i luoghi dell’abitare, del lavoro, del commercio e dei servizi) e raramente negli strumenti di pianificazione, inducono a riflettere sulla differenza tra “integrazione” e “interazione”, in un contesto che sempre più si definisce cosmopolita. Mazara del Vallo è un centro storicamente caratterizzato da forte presenza di comunità straniere, prevalentemente magrebine, che si concentrano in specifici quartieri del centro storico. A dispetto di una retorica integrazione ormai raggiunta, il presente contributo indaga sulla reale convivenza dei gruppi multiculturali e sulle capacità d’interazione che si esprimono nei luoghi dell’abitare e dello spazio pubblico.