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MANOELA PATTI

Donne per le donne. Il Consiglio nazionale delle donne italiane e l'emigrazione femminile nell'Italia liberale

Abstract

L’intreccio tra la prospettiva di genere e l’emergere della storia globale ha profondamente, e proficuamente, segnato il panorama storiografico degli ultimi anni. Tale prospettiva si è rivelata feconda anche per gli studi sulla storia dell’associazionismo femminile a cavallo tra Ottocento e Novecento, laddove ha soprattutto messo in luce la centralità della dimensione transnazionale nella circolazione di idee e progetti, nella costruzione di una “rete articolata di circoli e associazioni” tra l’Italia, l’Europa e, specialmente, nello spazio transatlantico. Analogamente, l’intersezione tra sguardo di genere e prospettiva globale ha contribuito ad allargare finalmente, anche nella storia nazionale, lo spazio occupato da soggetti come le donne migranti, che solo pochi anni fa potevano essere considerate, seppure criticamente, “ancora nascoste nelle pieghe della storia” . In questo quadro il saggio ricostruisce la vicenda del Segretariato permanente femminile per la tutela delle donne e dei fanciulli emigranti, istituito nel 1908, paradigmatica della dimensione articolata in cui si sono disegnate queste “geografie complesse” , e di come attraverso e intorno alle reti femminili si siano ridefinite le identità femminili, individuali e collettive, anche nell’Italia liberale.