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LUCIA PARLATO

Il “diritto al silenzio” del potenziale testimone e l’incidente probatorio in sede di indagini difensive

Abstract

Trascorso più di un decennio dalla sua entrata in vigore, la riforma in materia di indagini difensive (l. 7 dicembre 2000, n. 397) continua a lasciare aperti numerosi aspetti problematici. Un nucleo cospicuo di dubbi irrisolti riguarda le evenienze che conseguono all’esercizio della facoltà di non rispondere da parte della persona chiamata a essere ascoltata nel corso dell’“inchiesta privata”. La figura di incidente probatorio prevista in questo contesto, “stravagante”, sia per le sue finalità, sia per le dinamiche che implica, ha impegnato la giurisprudenza a risolvere diverse questioni: in particolare, si è reso necessario stabilire il “peso” dell’iniziativa tendente a introdurre il peculiare momento istruttorio. L’indirizzo rigoroso sinora prevalso, che mira a escludere la vincolatività della relativa richiesta,suggerisce di riconsiderare in un’ottica complessiva gli equilibri tra le “parti” nel procedimento penale.