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FABRIZIO PEPE

Caratteristiche sismostratigrafiche di strutture sedimentarie diagnostiche dicorrenti di fondo nell’off-shore del Golfo di Taranto.

  • Autori: Pepe, F.; Dera, R.; Faraci, C.; Ferranti, L.; Passaro, S.; Sacchi, M.
  • Anno di pubblicazione: 2013
  • Tipologia: eedings
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/115972

Abstract

L’analisi integrata di dati multibeam e sismici ad altissima risoluzione (Chirp Sub-Bottom), acquisiti in un settore del Golfo di Taranto (Mare Ionio), ha permesso di identificare e classificare strutture sedimentarie diagnostiche di correnti di fondo (conturiti), formatesi nel tardo Quaternario. La classificazione proposta è basata sia su criteri sismo-stratigrafici che sulla comparazione con strutture analoge documentate da precedenti autori nei bacini oceanici [Faugeres et al., 1999 con rif.]. Nell’area in esame sono stati identificati quattro settori (Alto dell’Amendolara, Bacino di Corigliano, Bacino dell’Amendolara ed Alto di Rossano-Cariati) caratterizzati da morfologia, pendenza e profondità differente. Le strutture conturitiche sono state riconosciute prevalentemente nei settori NW e SE dell’alto dell’Amendolara, ad una profondità compresa tra 130 m e 400 m e le geometrie interne ed esterne mostrano caratteristiche deposizionali ed erosive. Sono state classificate come sheeted drift le strutture sviluppate subparallelamente al profilo batimetrico, infill drift ed elongated drift le strutture caratterizzate da fosse ben sviluppate ed elementi erosivi quali fosse ed abraded surface. Sono stati osservati inoltre osservati sediment waves nel settore SW dell’alto strutturale. Dall’analisi integrata dei nuovi dati con quelli disponibili in letteratura è possibile ipotizzare che i fattori che hanno maggiormente influenzato tipologia, distribuzione areale e batimetrica dei depositi conturitici e degli elementi erosivi sono: a) morfologia del fondo marino; b) caratteristiche dei sedimenti (es. tessitura); c) variazione della velocità della “Levantine Intermediate Water come conseguenza delle d) variazioni eustatiche. Sono stati inoltre applicati in cascata i modelli bidimensionali CMS- Wave [Lin et al, 2006] per la propagazione dello spettro d’onda, e CMS- Flow [Buttolph et al, 2006] per la circolazione interna, prendendo in considerazione i dati meteo marini forniti dall’ECMWF nel punto di coordinate 39,5°N, 17°E, in modo da valutare le condizioni idrodinamiche in prossimità del paraggio in esame. L’integrazione dei dati indicati geologici/geofisici e dei risultati del codice di calcolo numerico ha permesso di ipotizzare un modello di circolazione della corrente “Levantine Intermediate Water” e valutare l’influenza delle morfostrutture sulla circolazione delle acque profonde durante l’ultima fase di abbassamento e stazionamento basso del livello del mare. Bibliografia Buttolph, A.,D., Reed, C.W., Kraus N., Wamsley, T.V., Ono, N., Larson, M.,Camenen, B., Hanson, H. Zundel, A.K., (2006). Two-Dimensional Depth-Averaged Circulation Model CMS-M2D: Version 3.0, Report 2, Sediment Transport and Morphology Change. ERDC/CHL TR-06-9 Vicksburg, MS: U.S. Army Engineer Research and Development Center. Lin, L., H. Mase, F. Yamada, and Z. Demirbilek. (2006). Wave-action balance equation diffraction (WABED) model: Tests of wave diffraction and reflection at inlets. Coastal and Hydraulics Engineering Technical Note ERDC/CHL CHETN-III-73. Vicksburg, MS: U.S. Army Engineer Research and Development Center. Faugères, J.C., Stow, D.A.V., Imbert, P., Viana, A.R. (1999). Seismic feature diagnostic of contourite drifts. Marine Geology 162, pp. 1-38.