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ERISTANNA PALAZZOLO

Biodegradazione di miscele di gasolio in suoli contaminati

  • Autori: DE PASQUALE, C; QUATRINI, P; LO PICCOLO, L; FODALE, R; ALONZO, G; PALAZZOLO, E
  • Anno di pubblicazione: 2008
  • Tipologia: eedings
  • Parole Chiave: Gasolio; biodegradazione; batteri del suolo
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/46830

Abstract

Il biorisanamento mediante l’utilizzo di microrganismi ha un ruolo fondamentale nelle pratiche di trasformazione di molecole potenzialmente tossiche quali gli idrocarburi, che quotidianamente vengono riversati negli ecosistemi provocando fenomeni di antropizzazione in equilibri naturali particolarmente sensibili. Numerosi ceppi batterici sono abili degradatori e mineralizzatori di sostanze inquinanti xenobiotiche di sintesi e recalcitranti non esistenti in natura, quali i derivati di idrocarburi aromatici e policlorobifenili (PCB). Mediante colture su mezzo minerale Bushnell-Haas agarizzato (BH) in presenza di una miscela di idrocarburi come unica fonte di carbonio sono stati isolati 5 ceppi di batteri Gram-positivi tra i fenotipi maggiormente rappresentati sulle piastre di isolamento. La caratterizzazione fenotipica e tassonomico-molecolare ha permesso di identificare i ceppi come appartenenti all’ordine Actinomycetales e in particolare ai generi Nocardia (ceppo SoB), Gordonia (ceppi SoCg e SoCp) e Rhodococcus (ceppi SoD e SoF). La capacità di degradare gli idrocarburi alifatici da parte di ceppi filogeneticamente vicini a questi isolati è stata attribuita alla presenza di geni alkB che codificano alcano-monoossigenasi di membrana coinvolte nell’ossidazione degli alcani. Lo studio in cromatografia in spettrometria di massa (GC-MS) delle miscele di idrocarburi degradati da ciascun ceppo batterico è stato condotto su suoli standard con differenti caratteristiche chimico-fisiche (tessitura da sabbiosa ad argillosa; 5,2 ≤ pH ≤ 7; 1 ≤ sostanza organica % ≤ 2,4), utilizzando miscele di gasolio con differenti punti di ebollizione 100-140 C° e 150-190 C° sui quali su cui sono stati inoculati i ceppi Gordonia sp. SoCg e una miscela dei 5 isolati. I risultati hanno evidenziato la presenza dei geni alkB in tutti i ceppi isolati, una buona capacità degradativa compresa tra il 98-50 % significativamente differente per i suoli oggetto di studio. Nonostante gli attinomiceti non siano tra gli ordini dominanti negli ambienti contaminati da idrocarburi, è ipotizzabile un loro ruolo chiave in condizioni ambientali specifiche quali quelle dei climi mediterranei soggetti a contaminazione da idrocarburi derivanti da attività umane interconnesse al settore petrolchimico.