Le statue della “Porta Marmorea” di Siracusa
- Authors: Portale, Elisa Chiara
- Publication year: 2022
- Type: Capitolo o Saggio
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/578491
Abstract
Viene preso in esame il primo recupero di sculture antiche di cui abbiamo memoria per Siracusa, tramandato da Fazello che ne riferisce il ritrovamento nel 1530 nella zona dell‟istmo tra Ortigia e la terraferma, nel corso di lavori edili al Castello Marchetto. Delle sette statue marmoree ricordate, almeno tre possono essere ancora individuate nel Museo “Paolo Orsi”: 1) una statua iconica femminile velato capite degli inizi dell‟età imperiale, raffigurante quasi certamente una dama impe-riale e proveniente da contesto ufficiale (nel Foro?); 2) un torso di Dioniso del secondo quarto del II secolo d.C., che po-trebbe avere attinenza col santuario di Dionysos Morychos presso l‟istmo; 3) il frammento di una statua colossale di “divinità paterna”, già ritenuto rappresentare Timoleonte e attribuito ad Asclepio dopo lo studio di G. Cultrera. Vengono discusse la tecnica, probabilmente acrolitica, e l‟iconografia di questo impressivo reperto, ricostruibile come statua di culto di una divini-tà barbata seduta in trono, sulla lontana scia del celebre Zeus Olympios fidiaco; in assenza di attributi o elementi dirimenti per l‟identificazione, si reputano possibili più opzioni - Zeus/Giove, Asclepio, o anche Poseidone - compatibili con il contesto topografico antico.