Valutazione preliminare degli effetti di reti ombreggianti sulla fisiologia della vite in diversi ambienti
- Autori: Perria Rita; Buscaglia A.; Pisciotta A.; Micciche’ Daniele; Puccio S.; Turano L.; Puccioni S.; Garavelloni S.; Zombardo A.; Valentini P.; Ammoniaci M.
- Anno di pubblicazione: 2024
- Tipologia: Abstract in atti di convegno pubblicato in volume
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/644717
Abstract
Scopo della ricerca Per ridurre i danni che gli eccessi di radiazione solare provocano sulle viti e sulla produzione, si sta testando l’uso di reti ombreggianti a diversi livelli di abbattimento della luce su Sangiovese in Toscana e su Chardonnay in Sicilia. Materiali e metodi I filari sono stati coperti alla fioritura con reti fotoselettive con riduzione del 20%, 40%, in Toscana, al 40% e al 70% in Sicilia, della PAR. Su ogni tesi e sul testimone, sono state effettuate misure di scambi gassosi, efficienza fotosintetica, SPAD, temperatura degli acini, da invaiatura a vendemmia. Alla vendemmia sono stati valutati i parametri produttivi, qualitativi e il contenuto in polifenoli delle uve. Tutti i dati sono stati analizzati statisticamente. Principali risultati I risultati sono riferiti al primo anno di prove, durante il quale è stato riscontrato che l’efficienza fotosintetica diminuisce con riduzione di PAR superiore al 40%. I valori di SPAD sono significativamente inferiori nel testimone per tutto il periodo estivo. Il PSII non perde di efficienza in seguito alla copertura con le reti. La rete ombreggiante ha consentito di mantenere le temperature degli acini inferiori ai 35°. Alla vendemmia sono state riscontrate differenze dal 40% di ombreggiamento: livelli di acidità superiori e un minor contenuto in zuccheri. Non è stata riscontrata maggior sensibilità alle patologie fungine sui filari ombreggiati. Conclusioni I risultati preliminari hanno dimostrato che l’utilizzo di reti ombreggianti, con livelli variabili a seconda delle esigenze ambientali, può limitare l’accumulo eccessivo di zuccheri, limitare la disidratazione degli acini, mantenendo comunque l’efficienza metabolica della pianta.