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ANTONIETTA PROVENZA

La medicina delle Muse. La musica come cura nella Grecia antica

Abstract

I riferimenti agli effetti rasserenanti della musica sono ampiamente diffusi nei testi letterari greci sin dalle origini. Insieme con tale constatazione empirica, si sviluppa l’idea che la musica, nelle forme dell’“incantesimo cantato” (epodè) e del peana, sia in grado di curare i mali. Da questi aspetti della musicoterapia, strettamente connessi con religione e magia, nasce, a partire dai Pitagorici, la riflessione sull’efficacia psicagogica della musica, alla quale si riconosce un'affinità con l'anima che ne determina l'effetto terapeutico: agendo come catarsi, la musica controlla le emozioni, "corregge" le disposizioni caratteriali e influenza i comportamenti individuali. Le testimonianze sui casi di terapia musicale appaiono pertanto come efficaci "exempla" della ricchezza di risorse offerte dalla musica, che - curando insieme l'anima e il corpo - instaura quella visibile compostezza in cui si riflette pienamente l'equilibrio psico-fisico dell'individuo.