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MASSIMILIANO OLIVERI

Facilitazioni paradossali in compiti di ricerca visiva in pazienti con lesione parietale destra.

Abstract

Introduzione. In compiti di ricerca visiva i processi top-down coinvolti nel riconoscimento della forma dell’oggetto possono interferire nella elaborazione bottom-up degli attributi elementari che compongono l’oggetto. Precedenti studi r-TMS hanno documentato che la performance in tali compiti può essere facilitata dopo inibizione selettiva della corteccia parietale destra. L’ipotesi alla base del presente studio è che pazienti con lesione focale parietale destra potrebbero non risentire dell’effetto interferente esercitato dal riconoscimento della forma dell’oggetto in compiti di ricerca visiva di singole caratteristiche. Metodo. Hanno partecipato allo studio sette pazienti (2 femmine e 5 maschi) destrimani con lesione parietale destra (età media: 50 ± 14 anni; scolarità media: 12 ± 4 anni) e tredici soggetti sani (2 femmine e 11 maschi) appaiati ai pazienti per età e scolarità. Sono stati somministrati due compiti di ricerca visiva: un compito (A) caratterizzato dalla presenza di interferenza tra il livello dell’oggetto e degli attributi elementari e l’altro (B) privo di tale interferenza. I tempi di reazione sono stati analizzati calcolando un’indice di asimmetria tra i due compiti (TR(A)-TR(B)/TR(A)+TR(B)) e confrontando il gruppo dei pazienti e il gruppo di controllo mediante ttest a due code. Risultati. I pazienti presentavano un’indice di asimmetria tra i due compiti significativamente ridotto rispetto ai soggetti di controllo (p = 0.003) suggerendo pertanto che non risentono dell'effetto di interferenza che contraddistingue il compito A. Conclusioni. La corteccia parietale destra gioca un ruolo nel binding e nei processi di attenzione spaziale che sono alla base dei compiti di ricerca visiva.