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DARIO OLIVERI

In viaggio con Stravinsky. Una suite in cinque movimenti (Prefazione di Marcello Panni)

Abstract

Il volume affronta certi aspetti dell'attività di Igor Stravinsky negli anni Sessanta, sviluppando un percorso articolato in cinque movimenti: "Nice Kids": è il modo in cui Stravinsky definisce John e Jacqueline Kennedy dopo averli incontrati alla Casa Bianca il 18 gennaio 1962, in una serata in cui s’intrecciano mondanità e politica. "Totalitarismi": mentre la critica sovietica lo accusa di essere un cosmopolita decadente e borghese, certi esponenti del nazismo descrivono Stravinsky come un tipico esponente del “bolscevismo culturale”. Il viaggio di Stravinsky in America nel 1939, si trasforma dunque in una nuova tappa del suo esilio. "Mosca e Leningrado": nel 1962 Stravinsky festeggia il suo 80° compleanno e si lascia convincere – un po’ a sorpresa – a ritornare in patria per dirigere alcuni concerti a Mosca e Leningrado. Il viaggio diventa un’occasione per fare i conti con il suo passato. "Intorno a Babij Jar": Stravinsky ha sempre detestato Šostakovič e quando lo incontra a Mosca, nel 1962, lo tratta assai freddamente, con la chiara intenzione di umiliarlo: non sa ovviamente quanto sia stato difficile sopravvivere al “Grande terrore” e che Šostakovič ha appena composto la Sinfonia “Babij Jar”, un drammatico affresco della persecuzione degli ebrei e della società sovietica prima e dopo la guerra. "Palermo e oltre": nel novembre 1963 il “grande vecchio” approda a Palermo e dirige un concerto al Teatro Biondo. Subito dopo giunge la notizia dell’omicidio di Dallas e Stravinsky dirige a Roma un concerto in memoria del presidente Kennedy.