The urban rent in the multicultural city: retail shops, migrants and urban decline in the historic centre of Palermo
- Autori: napoli grazia; bonafede giulia
- Anno di pubblicazione: 2020
- Tipologia: Articolo in rivista
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/475723
Abstract
La diffusione di nuove modalità di vendita al dettaglio, come gli shopping mall, i megastore e l’e-commerce, hanno modificato i tradizionali modelli localizzativi di immobili a destinazione commerciale, incidendo anche sulle connotazioni del tessuto urbano ed extraurbano e sulla distribuzione spaziale della rendita. Anche le zone centrali delle città hanno subito trasformazioni significative, che a volte si traducono in un vero e proprio declino, soprattutto in presenza di sistemi economici locali deboli e di mercati immobiliari in recessione. Una quota rilevante di immobili a destinazione commerciale può rimanere a lungo non utilizzata per eccesso di offerta sulla domanda, poiché a fronte della cessazione di molte attività commerciali tradizionali, che non riescono più ad essere competitive, non si registra un subentro immediato da parte di nuovi soggetti economici. Il declino dei luoghi urbani centrali dipende dall’intreccio di molteplici fattori economici, sociali, culturali, ma può essere contrastato da politiche urbane orientate non soltanto alla riqualificazione fisica del tessuto urbano, ma anche al supporto di processi di coesione sociale e di multiculturalità . I migranti, provenienti da continenti diversi e portatori di modelli culturali variegati, insediandosi stabilmente nella città italiane, hanno colmato alcuni di questi vuoti localizzandovi attività di vendita al dettaglio o di erogazione di servizi rivolte in modo specifico alle loro comunità di appartenenza, oppure aperte all’intera cittadinanza. La loro presenza contribuisce, di fatto, a sostenere la domanda di immobili a destinazione commerciale, ad attenuare le minus-valorizzazioni del capitale immobiliare e a contenere la contrazione delle rendite. Questo fenomeno è stato analizzato a Palermo in alcuni assi viari del centro storico tradizionalmente vocati al commercio e diventati il luogo privilegiato di localizzazione di attività commerciali gestite da immigrati.