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GRAZIA NAPOLI

La gestione del demanio marittimo nella evoluzione del paesaggio costiero

Abstract

Le linee di costa sono da sempre il luogo fisico a maggiore gradiente di immaterialità, a più alta densità di valore esperienziale, a più elevata tensione localizzativa. Con specifico riferimento all’uso dei litorali, alla loro conservazione e valorizzazione, all’accesso a essi, in quanto commons e heritage-goods, l’articolo avanza alcune considerazioni generali che richiamano temi di pianificazione ampi e profonde questioni valutative. Lo studio proposto intende indicare alcune componenti strutturali (in senso paesaggistico), caratteristiche salienti (in senso assiologico) e potenzialità (in senso progettuale) del patrimonio costiero. Il lavoro prende spunto dall’osservazione di alcuni casi topici di appropriazione e colonizzazione, sottovalutazione delle concessioni, sovra-sfruttamento, impatto paesaggistico e deprivazione dell’uso pubblico d’importanti aree costiere in Sicilia. Il contributo intende mostrare i limiti dell’approccio compensativo di matrice neoclassica, basato sul modello alla Coase e pigouviano, dell’internalizzazione delle esternalità a mezzo di tasse e incentivi, e la necessità di superare un approccio mercantile alla luce di un modello di tipo strategico e contemporaneamente basato sulla valorizzazione delle identità locali.