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GRAZIA NAPOLI

The efficiency of the incentives for the public buildings’ energy retrofit. The case of the Italian Regions of the “Objective Convergence”

  • Autori: Napoli, G.; Gabrielli, L.; Barbaro, S.
  • Anno di pubblicazione: 2017
  • Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/238813

Abstract

Gli obiettivi di riduzione del consumo energetico e delle emissioni di gas serra, enunciati in molte Direttive europee, hanno posto in risalto la necessità di promuovere interventi di miglioramento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente. Le amministrazioni locali, in particolare, dovrebbero assumersi la responsabilità di diffondere la cultura ambientale anche effettuando interventi di retrofit negli edifici pubblici di loro proprietà, sulla base di diagnosi energetiche degli edifici, di proposte progettuali e di verifiche del raggiungimento della convenienza finanziaria, che può essere agevolata dall’erogazione di incentivi. L’Unione Province d’Italia (UPI) nel 2013, nell’ambito del POI Energia, aveva richiesto la redazione di Audit energetici e di proposte di retrofit di 150 edifici pubblici localizzati nelle 4 Regioni italiane dell’“Obiettivo Convergenza” (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia). In questo studio è stata elaborata una proposta metodologica, che comprende l’analisi Costi-Ricavi e l’analisi di rischio e incertezza attraverso il metodo Monte Carlo, da seguire per stabilire la convenienza economico-finanziaria di interventi di retrofit in edifici pubblici. La metodologia è stata applicata a un campione di 36 interventi (distribuiti nelle 4 regioni) e ha permesso di ottenere alcuni indicatori di convenienza economico-finanziaria (Valore Attuale Netto e Tempo di rientro) adatti a supportare il processo decisionale pubblico di selezione delle ipotesi migliori da attuare. Il modello di valutazione indaga le condizioni che assicurano la fattibilità e in quale misura gli incentivi, attualmente disponibili per queste tipologie di intervento (incentivi a fondo perduto del Conto Termico 2.0, DM 16/02/2016), diventano strumenti efficaci per il raggiungimento della convenienza economica. Il processo di analisi finanziaria degli interventi si è arricchito di una analisi del rischio, che ha permesso di valutare la sensibilità dei risultati agli input impiegati nel modello. I risultati mostrano come alcuni interventi siano giudicati fattibili anche in condizioni di mercato meno favorevoli. E’ stato così possibile individuare: categorie di intervento che non raggiungono la convenienza; categorie di intervento che, con gli opportuni incentivi, hanno un VAN positivo ma un Periodo di rientro piuttosto lungo (superiore a 15 anni); infine, una categoria di interventi con un VAN positivo e un tempo di rientro più contenuto (inferiore a 16 anni). Quest’ultima categoria, in particolare, potrebbe essere di maggiore interesse per la Pubblica Amministrazione che intende attuare interventi in modo efficace sia sul piano del risparmio energetico che su quello economico-finanziario.