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VITO MATRANGA

La cultura agro-pastorale nella parlata arbëreshe di Piana degli Albanesi

Abstract

Piana degli Albanesi, come buona parte delle comunità albanesi insediatesi in Italia, si è caratterizzata, fin dalla fondazione, come comunità agricola e pastorale. Questa comunità sta vivendo, tuttavia, un processo di profonda trasformazione delle sue strutture socio-economiche tradizionali, soprattutto a partire dal secondo dopoguerra, registrando un crescente impulso all'urbanità, intesa come opportunità socio-professionali, nuovi stili di vita, modelli di comportamento, che si riflettono anche in ambito linguistico. Il rischio della scomparsa del patrimonio linguistico legato alla cultura materiale tradizionale è dunque reale non solo per la perdita, per così dire, fisiologica dovuta anche alla innovazione tecnologica, ma per l’enorme ridimensionamento del peso che il settore agro-pastorale ha avuto nell'economia e nella cultura della comunità. Nonostante i veloci mutamenti, resiste tuttavia, nella parlata di questa comunità italo-albanese, un sostrato linguistico-culturale “rurale” riscontrabile nell’uso corrente di termini e espressioni, soprattutto metaforiche (dei quali si presentano diversi esempi organizzati in vari campi semantici), che trovano proprio nella cultura e nel linguaggio agro-pastorale la loro origine e che denotano lo stretto legame tra la lingua-cultura dell'intera comunità e la lingua-cultura agro-pastorale.