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PAOLA MIANO

La continuità della funzione cogenitoriale nella disforia di genere.

Abstract

La configurazione della famiglia tradizionale tende a essere considerata un sistema relazionale determinato “naturalmente” anzichè “culturalmente”. Zambrano (2007) sottolinea come questa concezione costituisca un elemento che rende “impensabili” le famiglie omosessuali e transessuali e disconosce l’esistenza di legami di tipo genitoriale che prescindono dalla procreazione biologica. Le famiglie in cui uno o entrambi i genitori sono transessuali rappresentano, invece, realtà di fatto e per alcuni bambini e adolescenti la presenza di un genitore che ha transitato al genere di elezione è un aspetto quotidiano della vita familiare. Le questioni implicate nella condizione della genitorialità transessuale riguardano, in particolare, lo sviluppo dei figli e la loro relazione con il genitore transessuale (Miano e Mamo, 2014). Sia i genitori che i figli si chiedono se lo sviluppo di questi ultimi sarà influenzato negativamente dalla transizione di uno dei genitori. I genitori transessuali si trovano di fronte all’esigenza di integrare la loro nuova identità con l'identità genitoriale già presente. Haines, Ajay e Boyd (2014) hanno esplorato le sfide che i genitori che vivono nel genere di elezione affrontano in società nelle quali il ruolo genitoriale è culturalmente normalizzato, individuando tre temi principali: le implicazioni dell'identità trans per il benessere dei bambini, il conflitto con il co-genitore e il bilanciamento tra le esigenze legate alla transizione e quelle legate alla struttura familiare. Nella riorganizzazione di un sistema familiare con un genitore transessuale un elemento critico è costituito dal comportamento del co-genitore (Boyd, 2007); gli elevati livelli di conflitto che possono caratterizzare le famiglie con un genitore transessuale (Freedman et al., 2002) possono essere modulati in maniera significativa dal partner del genitore che ha transitato al genere di elezione. La capacità di un sistema di ristrutturarsi di fronte agli eventi critici è connesso alle strategie di coping interne alla famiglia e alla capacità di rinegoziare ruoli, funzioni, regole (Youniss, 1983) e relazioni (Grotevant e Cooper, 1986).