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MASSIMO MIDIRI

Valutazione della fascia plantare con una RM dedicata in posizione ortostatica: esperienza preliminare in pazienti con fascite plantare ed in volontari sani

  • Autori: Sutera, R; Candela, F; Mularo, V; Sorrentino, F; Cimino, P; Iovane, A; Midiri, M
  • Anno di pubblicazione: 2009
  • Tipologia: eedings
  • Parole Chiave: Fascia plantare; Risonanza magnetica; ortostatismo
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/58248

Abstract

Obiettivo/Introduzione: Dimostrare l’utilità dell’esame sotto carico della caviglia eseguito con una macchina RM dedicata nella valutazione della fascia plantare in volontari sani ed in pazienti con evidenza clinica di fascite plantare. Materiali e Metodi: Due gruppi di 20 soggetti l’uno sono stati studiati mediante esame RM, eseguito nel periodo compreso tra Gennaio e Marzo 2009. Usando una bobina ricevente dedicata, abbiamo acquisito immagini spin echo T1 (SE-T1), 3D-steady state (3D-SSF) e short tau inversion recovery (STIR) mediante macchina RM da 0,25 Tesla (G-Scan, Esaote SpA, Genova, Italia), sia in posizione ortostatica che supina convenzionale. Risultati: In tutti i volontari sani e nei pazienti con evidenza clinica di fascite plantare è stato dimostrato un incremento di tensione delle fibre della fascia plantare in posizione ortostatica. La RM eseguita in entrambe le posizioni ha confermato la diagnosi clinica di fascite plantare in 15/20 casi, e tra questi 15 la sola posizione ortostatica, in 4 casi, ha rivelato una rottura parziale della fascia plantare. Discussione/Conclusioni: L’imaging della fascia plantare con una macchina RM recentemente sviluppata per eseguire esami in ortostatismo è utile per dimostrare sottili rotture della fascia plantare, che possono sfuggire all’esame eseguito nella sola posizione supina.