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GIUSEPPE MULE'

Prevenzione dell’ictus cerebrale nel diabete

Abstract

Diversi studi epidemiologici hanno chiaramente documentato che il diabete mellito costituisce un importante fattore di rischio ictus ischemico, mettendo altresì in evidenza la peggiore prognosi delle malattie cerebrovascolari nei pazienti diabetici. Tra le varietà di stroke ischemico quella lacunare sembra essere peculiare del paziente diabetico, essendo legata a una patologia delle piccole arterie penetranti dell’encefalo, nel contesto della tipica microangiopatia diabetica. L’ipertensione arteriosa costituisce il più importante fattore di rischio modificabile di ictus nel paziente diabetico ed è ampiamente dimostrato che la sua correzione farmacologica costituisce oggi la migliore possibilità di prevenzione primaria e secondaria dello stroke. Inoltre, tra le classi di farmaci antipertensivi, sembra delinearsi un ruolo cerebro-protettivo indipendente degli antagonisti del recettore AT1 dell’angiotensina II. La prevenzione primaria e secondaria dell’ictus si avvale poi di altre misure terapeutiche, quali la riduzione della colesterolemia mediante statine, la correzione dello squilibrio glicometabolico del diabete di tipo 2, preferibilmente mediante le modificazioni dello stile di vita e l’impiego di farmaci insulino-sensibilizzanti, l’impiego degli antiaggreganti piastrinici. I risultati dello studio STENO-2 sembrano indicare che una efficace strategia di prevenzione degli eventi cerebrovascolari nel paziente diabetico non possa prescindere da un trattamento aggressivo di tutti i principali fattori di rischio modificabili, oggi noti.