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FRANCESCO MANGIAPANE

Cuccioli : Critica dei cartoni animati

Abstract

Con il termine generico di cuccioli, ci si riferisce ai piccoli di ogni specie animale, inclusa, quella umana. Succede, così, che questa grande classe semantica, se opportunamente esplorata, possa portare a inaspettate convergenze: le pubblicità dei mangimi animali somigliano, solo per fare un esempio, a quelle rivolte al mondo della prima infanzia, nonostante esse possano essere ricondotte a settori merceologici e commerciali davvero distanti. Esplorare i contorni di una tale affinità può essere l’occasione per riflettere su un fenomeno più ampio di ri-articolazione del rapporto fra uomo e animali in corso in questi anni. I cuccioli, umani o non umani, vivono con noi, sono nostri compagni di vita, interlocutori, soggetti intimi di relazioni affettive e, allo stesso tempo, nuovi cittadini in cerca di legittimazione sociale. Ad essi chiediamo di incarnare i nostri desideri e le nostre paure, di anticipare la nostra esperienza, prefigurando mondi e orizzonti possibili, solo apparentemente lontani o fantastici ma, invero, vicini e presenti. Da questa consapevolezza, l’idea di rilanciare, con nuove analisi, un’indagine sui cuccioli come soggetti in grado di mettere in crisi il limine che separa umano e non umano in nome di una ulteriore appartenenza, portatori sani di futuro e specchio del nostro presente.