Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

ELENA MIGNOSI

La famiglia come gruppo sociale primario e come contesto di apprendimento,

Abstract

Il gruppo rappresenta le basi della società; la maggior parte delle persone vive in gruppi, intorno ad essi e ne cerca nuovi. Lewin (1951) definisce il gruppo come una totalità dinamica, ovvero come più della semplice somma delle singole parti, dove i cambiamenti di stato che vive una di queste interesserà ognuna delle altre singole parti che compongono il gruppo. Esso è, quindi, più di una semplice aggregazione di individui, come ad esempio le persone che aspettano ad una fermata dell’autobus o che si riuniscono in strada dopo un incidente d’auto. In tali casi non vi è sentimento di appartenenza, né interdipendenza tra i membri. Dalla consapevolezza del Sé, di cui si p parlato capitolo precedente, si procede dunque lungo il percorso del ciclo di vita di un individuo che vive all’interno di molti tipi diversi di gruppi sociali anche contemporaneamente, a partire dal gruppo familiare si può giungere all’appartenenza ad esempio ad una squadra sportiva, di un club, ad un gruppo religioso, ad una classe scolastica, o ad un gruppo di lavoro. E’ importante soffermarsi, dunque, sulla natura dei gruppi sociali, per comprendere in che modo essi influenzano il comportamento di un individuo. In particolare l’attenzione, nel presente capitolo, verrà rivolta alla famiglia, gruppo sociale primario al quale i manuali di psicologia sociale non sono soliti dare spazio, perché da modo di innescare l’ambito psicologico con l’ambito educativo. Il contributo professionale dell’educatore si orienta infatti sui processi di crescita, di apprendimento e di prevenzione, con una rilevante e costante attenzione allo sviluppo della partecipazione degli individui, dei nuclei familiari e degli ambienti relazionali e comunitari (Santerini, Triani, 2007).