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DARIO MANGANO

Semiotica del design

Abstract

Tra i tanti artefatti con cui la semiotica si confronta, quelli che ricadono sotto l’ampio ombrello della parola design sembrano godere di uno statuto particolare. Il pensiero va subito agli oggetti naturalmente, il cui senso, come hanno spiegato i padri fondatori della disciplina, obbedisce a un doppio criterio di pertinenza: pratico e mitico. A fianco a tali questioni tuttavia la riflessione più recente sul design ha messo in evidenza come a costituire motivo di interesse possa essere la nozione stessa di progetto. È questo il vero oggetto del design a ben pensare, non foss’altro perché i professionisti che lo praticano non esitano a dar forma tanto a oggetti quanto a un’infinità di altri artefatti – dalla grafica a internet, dal cibo ai servizi – che danno vita a quell’insieme ramificato di branche della disciplina che alcuni chiamano “galassia design”. La significazione finisce così per essere una sorta di costante del progettare (forse l’unica) e dunque la scienza che la studia uno strumento indispensabile per interrogarsi su tale attività. Scrivere di design oggi significa confrontarsi con questa complessità.