Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

ANTONELLA MANDRUZZATO

Sabratha. Edilizia privata residenziale. 2. La "Casa del Peristilio" di Sabratha: anticipazioni e problemi

Abstract

In questo articolo si presenta la “Casa del Peristilio”, che occupa un intero isolato del “Quartiere del Teatro” nella parte orientale di Sabratha. Benché scavata negli anni ’30 dello scorso secolo, la dimora è rimasta inedita; studio delle strutture e saggi di controllo condotti in diversi ambienti si devono a chi scrive, che sta curando l’edizione definitiva del monumento. La domus presenta vari motivi d’interesse. Con l’ancora più prestigiosa Casa della Piscina, situata anch’essa nel “Quartiere del Teatro”, è l’unica dimora di Sabratha, finora nota, dotata di peristilio (tipologia assente, invece, nei quartieri intorno al Foro, primo nucleo dell’emporio tripolitano): la loro costruzione nel settore orientale della città, certo favorita dalla maggiore disponibilità di spazi rispetto al vecchio centro politico-amministrativo e motivata dalla prossimità di importanti complessi monumentali - il Teatro ad Est, le Terme del Teatro a Nord e l’imponente Tempio di Ercole ad Ovest - è stata recentemente collegata anche alla probabile esistenza di una seconda area forense, da individuarsi a Nord del Decumano, di fronte al Tempio di Ercole. Inoltre, durante l’indagine della fase di impianto dell’insula, sono stati individuati elementi utili a confermare quanto accertato in altre zone del quartiere. Benché l’ampliamento di Sabratha verso Est pare abbia assunto un carattere regolare e intensivo non prima del II secolo, tuttavia è sempre più evidente che l’occupazione dell’area fu precedente (come documentano i lacerti di strutture individuati dagli scavi italiani nel Tempio di Ercole, da quelli inglesi sotto il Monumento severiano e nella zona a Sud del Teatro e, più recentemente, da quelli condotti dalla Missione dell’Università di Palermo in vari edifici del quartiere, tutti databili entro il I sec. d.C.), anche se gli elementi disponibili non sono ancora sufficienti per definirne caratteristiche ed estensione. A seguito delle recenti indagini, è stato possibile individuare resti di strutture anche nell’area su cui sarebbe sorta l’attuale “Casa del Peristilio”. L’assenza di precise informazioni sui livelli più recenti e sui materiali ad essi associati, asportati durante gli scavi degli anni ’30 e non sufficientemente documentati, fa sì che la storia delle fasi di vita più tarde della dimora si debba invece affidare quasi esclusivamente all’analisi delle strutture superstiti - che ha posto a sua volta non pochi problemi, per i ripetuti e consistenti interventi di restauro in età moderna. La pianta è di tipo centripeto, gravitante sullo spazio scoperto, gli ambienti principali – ingresso, peristilio, vani di rappresentanza – non si dispongono lungo l’asse maggiore della corte, ma secondo direttrici diverse. Dei vani disposti intorno al peristilio, viene presa in esame la probabile funzione, con richiami ad analoghe soluzioni nelle dimore ben note dell’Africa vetus.