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PATRIZIA LENDINARA

'Glosse in volgare e in latino nei codici anglosassoni’

  • Autori: Lendinara, P
  • Anno di pubblicazione: 2012
  • Tipologia: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
  • Parole Chiave: GLOSSE; ANGLOSASSONE; MANOSCRITTI; CINQUE SENSI
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/63297

Abstract

Le glosse si collocano all’intersezione delle due attività del leggere e dello scrivere; costituiscono anche un punto d’incontro tra lingue diverse e tradizioni letterarie di differente matrice. Il saggio prende in esame queste confluenze partendo da esempi ripresi dalla produzione glossografica anglosassone, con riferimento alle glosse con interpretamenta sia in anglosassone (o antico inglese) sia in latino presenti nei codici vergati in Inghilterra fino a tutto l’XI sec. Tra le questioni affrontate: la definizione del corpus; la problematica delle glosse interlineari sparse e continue; le tipologie e le peculiarità dei glossari; la necessità di cogliere la specificità di ogni testo; le fonti; i ‘doppioni’ e le ‘glossary words’. Nella seconda parte del saggio si prende in esame un aspetto mai finora indagato, cui si dà il titolo provvisorio di ‘cronologia’ delle glosse. L’analisi muove dall’ipotesi che è possibile stabilire la data o il momento storico in cui una o più voci di glossario cominciano a essere testimoniate all’interno del corpus glossografico e valutare la valenza di questi ‘ingressi’ come questi, che non hanno alle spalle una precedente tradizione glossografica monolingue continentale o insulare. Si vuole anche dimostrare quanto ci possono dire i glossari, se si incrociano le informazioni che se ne ricavano con quelle di ambito letterario e artistico. In questa indagine sull’ingresso delle glosse relative ai cinque sensi nei glossari anglosassoni le loro attestazioni sono messe a confronto con quelle della prosa anglosassone e valutate alla luce della iconografia di reperti contemporanei come la Spilla Fuller. In appendice, nella risposta a Palma si discute la collocazione manoscritta delle glosse anglosassoni per cui solo in pochi casi, di cui si spiega la motivazione, è prevista una specifica rigatura.