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FABIO MASSIMO LO VERDE

Sociologia del leisure. Un'introduzione

  • Autori: LO VERDE FM
  • Anno di pubblicazione: 2009
  • Tipologia: Articolo in rivista
  • Parole Chiave: Leisure time; Consumi nel tempo libero
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/34804

Abstract

in Italia le tematiche inerenti il leisure hanno avuto non poche difficoltà ad affermarsi nel mainstream della ricerca sia sul versante teorico, sia su quello empirico. Pur non mancando una serie di ricerche (condotte soprattutto nell’ultimo trentennio), la produzione appare frammentata, fondamentalmente circoscritta alla descrizione delle caratteristiche “strutturali” di chi usa il tempo libero come – cioè inerente i risultati di ricerche su aree geografiche regionali o comunali o in relazione a determinate fasce di età, al genere, ad aspetti del disagio individuale o collettivo, o, più recentemente, su come viene impiegato da cittadini di altra nazionalità o di nuova immigrazione. Infine, è presente una discreta quantità di dati e di ricerche “di sfondo”, altrettanto “segmentate”, riguardanti il consumo di pratiche nel tempo libero condotte da istituti nazionali e internazionali di ricerca quali Istat o Eurostat. Perché in Italia – dove ha assunto soprattutto il significato di “tempo libero” piuttosto che quello più ampio di “svago” - è così poco trattato lo studio del leisure? E a cosa è dovuto l’andamento sinusoidale della presenza di programmi di ricerca riguardanti, più in generale, i diversi usi del tempo libero fra la popolazione? Nel presente lavoro intendo dare una risposta a questa domanda richiamando l’attenzione sull’importanza del leisure per la sociologia giacché è in questa “provincia finita di significato” che si declina buona parte della socialità in epoca contemporanea. Il lavoro si articola in cinque paragrafi. Nel primo affronterò le ragioni di questa scelta e tenterò di rispondere alla domanda riguardante il perché della sua mancata “focalizzazione ” in Italia. Nel secondo, presenterò le diverse accezioni e definizioni di leisure che circolano nella letteratura scientifica, evidenziando come i leisure studies costituiscano un ambito di studi che necessita di quella interdisciplinarietà a cui spesso richiamano, con artifici retorici noti, le tematiche “postmoderniste”, non per “debolezza” dello statuto, quanto per una frequentemente dichiarata - ed empiricamente osservabile - “inafferrabilità” e non univocità dell’oggetto di studio. Ho ancora descritto alcuni tentativi di classificazione, circolanti nella letteratura specifica, del concetto di leisure a partire dalle activities. Il quarto paragrafo evidenzia invece sia lo “specifico sociologico” nello studio del leisure, sia alcuni importanti assi di ricerca dei leisure studies attraverso la presentazione dei lavori di alcuni fra i principali autori. Il quinto paragrafo infine analizza le tendenze attuali del leisure nella società contemporanea.