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CATERINA LA CASCIA

Diagnosi e gestione dell'esordio psicotico nell'infanzia e nell'adolescenza

Abstract

Nonostante la schizofrenia sia generalmente diagnosticata nella prima età adulta, circa il 4% dei casi provenienti da una coorte di nascita manifesterà il disturbo prima dei 18 anni. La Schizofrenia a Esordio Precoce (Early Onset Schizophrenia, EOS), a prescindere che si presenti nell’infanzia (Childhood Onset Schizophrenia, COS) o nell’adolescenza (Adolescent Onset Schizophrenia, AOS), è comunque associata a maggiori anomalie premorbose e decorso clinico ed esito psicosociale scadenti. Questi dati sottolineano l’importanza della diagnosi precoce e di trattamenti efficaci e sicuri per la schizofrenia in età infantile e adolescenziale. Il trattamento di bambini e adolescenti affetti da schizofrenia è particolarmente difficile in termini di ottimizzazione del benessere fisico ed emotivo e del funzionamento sociale, educativo e/o professionale, e anche nel tentativo di ridurre al minimo il carico che la malattia comporta per i pazienti e le loro famiglie. Ci sono lacune significative nella nostra comprensione di come un attuale intervento farmacologico possa interagire con lo sviluppo cognitivo e cerebrale e di come i cambiamenti evolutivi possono avere un impatto sulla risposta al trattamento a lungo termine. Allo stesso modo, i problemi di sicurezza e tollerabilità a lungo termine sono in gran parte irrisolti, nonostante le evidenze degli studi clinici in acuto su una maggiore sensibilità agli effetti collaterali nei pazienti EOS. Forse la sfida più grande è quella di progettare, implementare e valutare modelli di trattamento che vanno al di là del miglioramento sintomatico e si concentrano invece sull’integrazione sociale e sul recovery.