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RAIMONDO INGRASSIA

Introduzione. Economia, organizzazioni e corruzione: una relazione intensa

Abstract

La corruzione è un concetto polisemico che richiede uno studio multidisciplinare su cui convergano scienze giuridiche, sociologiche, economiche, storiche, filosofiche e, perfino, aziendalistiche. Non esiste un’unica, completa e accettata definizione di corruzione per cui ne proporremo una allo scopo di chiarire e circoscrivere il tema oggetto di comune interesse del presente volume. La corruzione è un qualsiasi comportamento illecito, vizioso, arbi- trario di una persona o di una organizzazione di persone tendente a conseguire benefici individuali e collettivi. La corruzione è innanzitut- to un comportamento antimorale e solo di riflesso antigiuridico. In questo secondo caso il termine tende a includere fattispecie seman- tiche giuridicamente rilevanti come quelle di crimine, reato, delitto, attività illegale, abuso e simili. La distinzione tra corruzione e crimine in senso stretto è labile e ambigua e solo a seguito di opzioni etiche e politiche — culturalmente fondate — è possibile tracciarne con chia- rezza i confini. In determinate circostanze di tempo e di luogo è molto probabile che comportamenti discutibili sul piano etico finiscano con l’essere considerati anche crimini da una collettività (Ingrassia, 2009 ).