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LAURA INZERILLO

Restituzioni omografiche di finte cupole: la cupola di Santa Maria dei Rimedi a Palermo

  • Autori: Di Paola, F; Inzerillo, L; Santagati, C
  • Anno di pubblicazione: 2016
  • Tipologia: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/237176

Abstract

Nel vasto repertorio siciliano delle prospettive solide, un ruolo di spicco è ricoperto da un esempio unico di realizzazione di finta prospettiva di cupola sferica su copertura ad arco ribassato, ricavata sull’incrocio del transetto con la navata centrale nella chiesa di Santa Maria dei Rimedi a Palermo. L’unicità di quest’opera sta nella geometria reale della cupola ribassata. Infatti gli esempi più diffusi di finte cupole in Sicilia sono realizzati su soffitti piani lignei o in calcestruzzo. In Appendice 1 si potrà consultare il repertorio delle finte cupole esistenti in Sicilia per la cui stesura ci si è avvalsi degli studi condotti dall’architetto Giuseppe Ingaglio nell’ambito della sua tesi di dottorato che ha indagato gli esempi di finte cupole in Sicilia e Malta. Soltanto la restituzione grafica del rilievo, attraverso anche la scrittura di algoritmi per la costruzione di traformazioni geometriche, ha disvelato la sua geometria reale mai rappresentata nell’iconografia storica poiché sovrastata da una struttura lignea ad otto falde. Il rilievo è stato realizzato attraverso l’uso delle tecniche Image Based Modelling (IBM), Structure from Motion (SfM) e contemporaneamente attraverso l’uso di uno scanner laser FARO a differenza di fase. Il rilievo con laser scanner è stato condotto per disporre di un modello di cui si aveva l’accuratezza metrica grazie al quale sarebbe stato possibile verificare l’attendibilità metrica del modello IBM attraverso un confronto su Cloud Compare. La sovrapposizione dei modelli e il loro allineamento è stato fatto solo allo scopo di verificare che il profilo geometrico della cupola, generato dal modello IBM, fosse perfettamente coincidente con quello della nuvola dei punti. Una volta generata e indagata la geometria della volta, è stata condotta una ricerca sui trattati che potesse fornire delle indicazioni di massima su come queste finte prospettive si realizzavano, quali fossero i criteri geometrici e gli accorgimenti costruttivi e dove si individuava il punto di osservazione. La trattatistica analizzata non ha fornito indicazioni precise operative su casi come il nostro, tuttavia è stata adattata la trattatistica che affronta il caso della finta prospettiva di una cupola sferica con tamburo e cupola di chiusura su soffitto piano. Un elemento determinante in questa fase è stato quello di disporre del punto di osservazione individuato nello spazio interno della navata centrale. Questo punto è, infatti, individuato sul pavimento del corridoio centrale che porta all’altare, attraverso un solco circolare di circa 10 cm di diametro ricavato sul marmo di rivestimento. Infine, come corollario alla ricerca condotta, è stato riportato lo studio geometrico della restituzione di una sfera in prospettiva (in Appendice 2).