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BENEDETTO INZERILLO

CAR DESIGN Progetto per un abito in movimento

Abstract

«credo che oggi l’automobile sia l’equivalente delle grandi cattedrali gotiche, una grande creazione d’epoca concepita appassionatamente da artisti ignoti, consumata nella sua immagine, se non nel suo uso, da tutto un popolo che si appropria con essa di un oggetto perfettamente magico». (roland Barthes a proposito della Citroen Déesse). l’automobile, tra gli oggetti della vita quotidiana forse è quello che ha impresso la trasformazione più evidente all’ambiente dell’uomo e alla sua concezione del trascorrere del tempo. la pervasività con la quale l’auto s’è introdotta nella nostra vita quotidiana non è stata certo un fenomeno indolore. l’automobile sconta una singolare contraddizione: è un simbolo del benessere economico, eppure le città con più veicoli circolanti sono quelle nelle quali si vive peggio. l’automobile, fatta eccezione della casa e di qualche altro bene di lusso, è di gran lunga l’oggetto di consumo più costoso di cui l’uomo medio possa disporre, eppure il suo mercato cresce ogni anno di più. Nulla più dell’automobile è oggi specchio di una società in mutamento, in perenne bilico tra sviluppo e crisi. In fondo, ognuno affida alla macchina l’immagine di sé nel mondo, il proprio status sociale, il gusto, la cultura. l’automobile si trova oggi ad affrontare una sfida decisiva per il suo futuro, che è anche quello dell’economia e della sostenibilità ambientale. È difficile prevedere quale forma avrà l’automobile del futuro: è certo invece che, per continuare a essere «un aggeggio del tutto comune» (roland Barthes) dovrà radicalmente mutare il modo di pensare noi stessi e le nostre estensioni tecnologiche.