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MARCO GIAMMANCO

UTILIZZO DELLA MICROSCOPIA ELETTRONICA A SCANSIONE PER L’ANALISI MORFOLOGICA E ULTRASTRUTTURALE DI CARIOSSIDI DI FRUMENTO DURO

  • Authors: Garaguso, I; Giammanco, M; Acquistucci, R; Di Majo, D; Nobili F
  • Publication year: 2013
  • Type: eedings
  • Key words: Microscopia elettronica, cariossidi , frumento duro
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/84643

Abstract

Abstract: Questo studio è stato svolto nell’ambito del Progetto”ALISAL”: Miglioramento delle proprietà igienico-sanitarie, salutistiche e funzionali di materie prime per l’alimentazione dell’uomo e/o degli animali, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali italiano (MIPAAF). Lo studio in oggetto è parte del progetto sopra indicato il cui scopo era quello di selezionare nuovi genotipi di cereali, in particolare di frumento duro, al fine di migliorare le caratteristiche nutrizionali e tecnologiche dell’ intera filiera produttiva. La fase preliminare dello sviluppo progettuale è stata quella di sviluppare un metodo per la caratterizzazione morfologica e ultrastrutturale delle granelle d’interesse allo scopo di fornire indicazioni qualitative e quantitative per la precisa caratterizzazione dei campioni. I risultati ottenuti sono di seguito riportati. Materiali e metodi Al fine di evidenziare eventuali differenze morfologiche e ultrastrutturali tra i campioni, le cariossidi di frumento duro sono state analizzate tal quali mediante microscopia elettronica a scansione in ambientale e a pressione variabile utilizzando il microscopio SEM EVO LS10 ZEISS. Questo microscopio è dotato di una sorgente di elettroni LaB6 in grado di fornire una luminosità del fascio elettronico uniforme, stabile e di conseguenza un alto contrasto; tali caratteristiche lo rendono particolarmente adattato all’osservazione di campioni sia disidratati che umidi. Sulle cariossidi di grano duro si è eseguito un adeguato taglio sagittale e le sezioni tal quali, senza alcuna preparativa sono state fissate su gli appositi stub, successivamente si è passati all’osservazione predisponendo il microscopio a pressione variabile ed utilizzando il detector CZBSD come rivelatore primario e il detector SE1 come rivelatore secondario. Il mix dei due ci ha fornito una precisa mappa ultrastrutturale di ogni cariosside testata. Secondo le specifiche progettuali abbiamo preso in considerazione tre cultivar di frumento duro coltivate nel Sud Italia (Sicilia) negli anni 2010 e 2011. I campioni sono stati classificati come SA1(cultivar Sant’Agata), DU1(cultivar Duilio), SI1(cultivar Simeto) per le produzioni dell’ anno 2010 e SA2 , DU2 , SI2 per le produzioni dell’anno 2011.