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CARLA GIORDANO

Diversa efficacia clinica e biochimica della terapia con liraglutide in una popolazione di diabetici di tipo 2 in relazione ai valori basali di HbA1c

Abstract

Background: I criteri AIFA di rimborsabilità dei farmaci ad azione incretino-mimetica limitano notevolmente l’utilizzo degli stessi ad un range molto ristretto di HbA1c alla prima prescrizione(7,5-8,5%), escludendone quindi dal loro utilizzo i pazienti con più severo scompenso glicometabolico. Obiettivi: Valutare la diversa efficacia di liraglutide durante i primi 12 mesi di terapia in relazione ai valori di HbA1c di partenza. Metodi: Sono stati retroattivamente valutati i dati clinici e metabolici di 62 pazienti diabetici di tipo 2 (38 M, 24 F, range età 29-74 aa, range durata di malattia 0-30 aa) trattati in un periodo antecedente l’entrata in vigore dei limiti di rimborsabilità AIFA, in terapia stabile per 12 mesi con liraglutide 1,2 mg/die, suddivisi in base all’HbA1c di partenza in gruppo A (n° 34 pz. con Hba1c ≤8,5%; media 7.3 ± 0.7%) e gruppo B (n° 28 pz. con Hba1c >8,5%; media 9.8 ± 1.2%). I due gruppi sono risultati appaiati per età, sesso, BMI, durata di malattia e terapia associata (n° 29 pz. in duplice con metformina, n° 33 pz. in triplice con metformina e sulfanilurea). Risultati: In tutti i pazienti, indipendentemente dalla terapia associata, dopo 12 mesi si osserva una riduzione significativa di HbA1c (p<0,01), BMI (p<0,01), circonferenza vita (CV) (p<0,01), pressione sistolica (p<0,01) e diastolica (p<0,01) e il ∆-HbA1c a 12 mesi correla significativamente con il ∆-BMI (p=0.007) e ∆-CV (p=0.023). Il gruppo B mostra un ∆-BMI a 6 mesi (-1.8 ± 1.5 vs. -1 ± 1.4 Kg/m2; p=0.032) e un ∆-HbA1c sia a 6 (-2.9 ± 1.7 vs. -0.7 ± 0.7%; p<0.001) che a 12 mesi (-2.9 ± 1.7 vs. -0.5 ± 0.7%; p<0.001) significativamente superiore al gruppo A. Inoltre, un maggiore ∆-HbA1c sia a 6 (-2.3 ± 2 vs. -1.1 ± 1.1%; p=0.006) che a 12 mesi (-2.2 ± 2 vs. -1 ± 1.1%; p=0.010) si verifica nel gruppo in duplice terapia rispetto a quello in triplice. Conclusioni: Liraglutide dimostra una migliore efficacia sia clinica che biochimica nei pazienti con scompenso glicometabolico più severo e verosimilmente in fase più precoce di malattia (duplice vs. triplice terapia).