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CARLA GIORDANO

GHD come predittore di sindrome metabolica

Abstract

Il GH, la cui principale azione consiste nella stimolazione della crescita corporea, continua ad esercitare funzioni metaboliche in età adulta, per cui l’ormai riconosciuta “sindrome da deficit di GH (GHD) dell’adulto” configura un vero e proprio modello di sindrome metabolica (SM). La prevalenza di SM nel GHD è infatti significativamente più alta rispetto alla popolazione generale anche se ad oggi sono ancora limitati gli studi prospettici di lunga durata che hanno analizzato specificatamente la prevalenza di SM e delle sue individuali componenti in soggetti GHD. Le azioni metaboliche del GH sono tessuto-specifiche, esplicandosi prevalentemente a livello di fegato, tessuto adiposo, muscolo e pancreas. La mancanza di queste azioni determina di conseguenza le alterazioni metaboliche associate al GHD, che includono insulino-resistenza e vari gradi di alterazioni del metabolismo glucidico, obesità viscerale, profilo lipidico aterogenico. Sui valori pressori invece il GH agisce in modo bivalente, con azione vasodilatatrice tramite la produzione di ossido nitrico, ma anche con azione sodio-ritentiva e di aumento del volume extracellulare, per cui la mancanza di queste azioni potrebbe spiegare la non univocità dei dati sulla prevalenza di ipertensione arteriosa nel GHD.