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ANNA GRANA'

Modello di capacità e valutazione delle prestazioni per le rotatorie a turbina.

  • Autori: GIUFFRE' O; GUERRIERI M; GRANA' A
  • Anno di pubblicazione: 2008
  • Tipologia: eedings
  • Parole Chiave: turborotatorie, capacità, ritardi, code, Livelli di Servizio
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/38204

Abstract

L’evoluzione più recente delle intersezioni a rotatoria si è indirizzata verso schemi cosiddetti a turbina (turborotatorie) con l’obiettivo di garantire condizioni di sicurezza più elevate rispetto agli schemi tradizionali. I pochi esempi di realizzazione delle rotatorie a turbina non hanno tuttavia finora consentito di sviluppare metodi di analisi delle condizioni operative e modelli di capacità che possano vantare una validazione attraverso osservazioni di campo. In ogni caso, l’approccio teorico allo studio funzionale delle turborotatorie presenta aspetti decisamente più complessi di quelli delle rotatorie convenzionali sia a causa delle traiettorie dei flussi in ingresso (costretti ad immettersi in corsie fisicamente separate) sia per la configurazione a turbina della carreggiata anulare e del regime delle precedenze che si stabilisce all’ingresso in rotatoria. Ne risultano profondamente modificati, rispetto alle rotatorie convenzionali, gli schemi di conflitto tra flusso entrante e flusso di contrasto e, di conseguenza, i modelli di capacità applicabili e gli stessi criteri per la valutazione delle prestazioni dell’intersezione. A partire da queste considerazioni, tenuto conto dello stato delle conoscenze, nella presente memoria si propone un criterio di valutazione della capacità delle turborotatorie basato su alcune formulazioni esistenti per le intersezioni regolate dal segnale di precedenza, per le quali è possibile far riferimento alla teoria del gap acceptance. Pur con i limiti di una trattazione esclusivamente teorica, i principali obiettivi dell’approccio seguito sono: i) determinare il dominio di convenienza (in termini capacitivi) delle rotatorie con configurazione a turbina rispetto a quelle convenzionali; ii) valutare indici prestazionali (ritardi, lunghezze delle code e livelli di servizio) più aderenti al reale funzionamento delle turborotatorie