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VINCENZA FORGIA

Geoarchaeological evidence for the abandonment of the Roman baths at Thermae Himerae

  • Autori: Belvedere Oscar; Contino Antonio; Forgia Vincenza
  • Anno di pubblicazione: 2020
  • Tipologia: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/415030

Abstract

Fondata alla fine del V sec. a.C. dai Cartaginesi, Thermae Himeraeae divenne colonia romana alla fine del I sec. a.C. e fu dotata degli edifici tipici di una città romana: foro, anfiteatro, acquedotto e bagni. Questi ultimi furono costruiti ai piedi della collina su cui sorge la città, sfruttando due sorgenti termali. Note fin dal XVI secolo, le terme furono studiate da Houel e Palmeri, ma solo nel 1817 il Gargotta condusse uno scavo nella piazza antistante, affermando che l’area centrale dell’edificio antico era occupata da una vasca circolare di ampie dimensioni. Solo alla fine del XIX secolo, durante la costruzione del nuovo Grand Hotel delle Terme, venne messa in luce la maggior parte delle strutture romane, di cui quelle inglobate nell’edificio moderno erano solo una appendice (il calidarium). Nuove indagini geologiche e geognostiche sono state intraprese nel 2006 e nel 2012, mentre nel 2010 sono stati effettuati tre saggi di scavo all’interno dei bagni di età moderna, che hanno messo in luce per la prima volta un tratto dell’ambulatorio esterno, uno di quello interno e una piccola parte della vasca centrale del calidarium di età romana, insieme con resti della decorazione dell’edificio, sia architettonica, sia musiva. La stratigrafia messa in luce dai saggi archeologici in correlazione con la stratigrafia dei tre sondaggi geognostici e i risultati dell’indagine geomagnetica dimostrano che in seguito al loro abbandono, le terme romane vennero invase da fango e detriti dovuti a importanti eventi alluvionali ed esondazioni del vicino vallone Annunziata, che provocarono il crollo della decorazione parietale e successivamente della volta del calidarium. Questi eventi si possono datare tra il VI e il VII sec. d.C. Sui resti romani fu costruito nel 1642 il nuovo edificio moderno.