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TIZIANA ROSA LUCIANA FIRRONE

The Sirocco's chamber of Micciulla manor in Palermo. A bioclimatic archetype symbol of legality and civil redemption

  • Autori: Tiziana Firrone, Carmelo Bustinto, Davide Carella
  • Anno di pubblicazione: 2019
  • Tipologia: Abstract in atti di convegno pubblicato in volume
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/373607

Abstract

La Camera dello scirocco di fondo Micciulla è uno degli oltre trenta esemplari di un antesignano sistema di raffrescamento passivo ipogeo, diffusosi a Palermo tra il XVII e il XVIII secolo. Grotte artificiali scavate al di sotto o in prossimità delle dimore palermitane presso le quali i ricchi signori si rifugiavano per sfuggire alle elevate temperature estive, rese spesso insopportabili dal caldo vento africano di Scirocco. Tra tutte, la Camera dello Scirocco di fondo Micciulla è forse la più nota non solo per la sua particolare e unica struttura “a cielo aperto”, ma anche e soprattutto per i trascorsi storici ad essa legati. Il presente contributo intende ripercorrere le fasi più significative della storia di questo bene: la casuale scoperta della grotta naturale e di un qanat all’interno di una cava di calcarenite, i periodi di completo abbandono e quelli di grande interesse da parte dei possessori - padri gesuiti, sant’Uffizio, nobiltà locale -, succedutisi nella proprietà del fondo; e poi gli anni dell’illegalità e del degrado, sotto il controllo mafioso e gli anni del riscatto grazie all’opera di uomini coraggiosi, primo fra tutti il giudice Giovanni Falcone che ha fatto del fondo Micciulla e della camera dello scirocco a questo pertinente, il primo bene confiscato alla mafia. Oggi il fondo ospita una base Scout gestita dall’associazione Agesci alla quale è stato assegnato il bene. I giovani volontari, nonostante i continui atti intimidatori ad opera di malavitosi locali, hanno recuperato dal degrado l’intera area restituendola alla originaria bellezza e ne curano la salvaguardia e la manutenzione. Interventi di recupero strutturale operati dalla Soprintendenza, hanno permesso di consegnare la camera dello scirocco alla fruizione pubblica.