Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

TIZIANA ROSA LUCIANA FIRRONE

Le camere dello scirocco: archetipi bioclimatici della Palermo antica

Abstract

"Scendesi più in basso a man destra vi è una grotta seu camera di scirocco con fontana in mezzo e tutto un giro di mattoni di Valenza e più sopra un lavoro di crocchiole con diversi animali per buttar l’acqua". Queste parole di un atto notarile del 1691 fanno, per la prima volta, riferimento alla 'camera dello scirocco’, singolare esempio di archetipo per il raffrescamento passivo e parte di un inestimabile patrimonio, eredità di secoli di storia e del succedersi di popoli che hanno fatto di Palermo una città d'arte e cultura. Strutture ipogee che, insieme ad altri capolavori di ingegneria presenti nel sottosuolo palermitano, testimoniano quanto le potenzialità dell'ingegno umano siano in grado di individuare e impiegare le risorse naturali per migliorare le condizioni di vita senza stravolgere gli equilibri ambientali.