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CINZIA FERRARA

Leggere e trasparenti identità

Abstract

Se la leggerezza e la trasparenza sono divenute caratteristiche ricorrenti nell'ambito dell'architettura, ma anche del design, della moda, dell'arte, è possibile riscontrare un'analoga presenza nel mare magnum delle comunicazioni visive? Si può anche in tale area disciplinare trovare un corrispettivo alleggerimento, non solo della già impalpabile materia adoperata per la composizione degli artefatti, composta da immagini, testi e colori, ma persino delle modalità progettuali che sempre più guardano nei sistemi di identità visiva, a concetti come leggerezza e molteplicità piuttosto che ai loro opposti, rappresentati da pesantezza e unicità? All'interno di questi interrogativi vi è ampio spazio per sviluppare una riflessione che prende le mosse da uno strumento del graphic design come il progetto di corporate identity, il quale definisce attraverso la progettazione e il coordinamento di elementi tangibili, l'eterea immagine di un qualsiasi ente. Poi passando attraverso e superando la contrapposizione di termini come hard e soft, che caratterizzano e differenziano due distinte modalità di intendere il progetto di corporate identity, approdiamo a una serie di esempi di marchi leggeri, ovvero mutevoli, variabili e molteplici.