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MATTEO DI GESU'

Fisionomia e confini dell'"umile Italia"

Abstract

Anche in quanto 'espressione geografica' la nostra sciagurata patria ha contratto un debito originario con la letteratura. Si potrebbe allora prospettare non tanto una geografia letteraria italiana elaborata sulla scorta del comunque imprescindibile modello dionisottiano, quello insomma del fecondo policentrismo della nostra tradizione. Né declinare sotto specie letteraria-nazionale le pur suggestive teorie geocritiche, sebbene tornino assai utili alcuni spunti e alcune linee di ricerca a proposito del rapporto tra letteratura e spazio. Si tratterebbe, piuttosto, di verificare dove, come (e magari anche perché) la nostra tradizione letteraria abbia concorso a definire confini, profili cartografici, immagini, modelli ambientali della nazione. Un proposito dalle sconsiderate ambizioni come questo, evidentemente, non potrà certo essere attuato in questa sede, nella quale, più ragionevolmente, ci si limita a tracciarne le linee generali.