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GIUSEPPE DI CHIARA

«Come s’uno schermo». Partecipazione a distanza, efficienza, garanzie, upgrade tecnologici

Abstract

La nuova disciplina della partecipazione a distanza, introdotta dalla l. n. 103 del 2017, segna una svolta profonda nelle sintassi delle garanzie partecipative: la previsione, per default, di una modalità di aula giudiziaria “estesa” per lo svolgimento di ogni atto che comporti, a qualsiasi titolo, la partecipazione di soggetti in status custodiae per delitti particolarmente gravi muta in profondità le soglie qualitative dei modelli interrelazionali delle procedure giudiziarie e delle correlative garanzie. Il contributo si sofferma sulle risorse tecnologiche oggi adoperate nelle videoconferenze giudiziarie, avendo cura di raffrontarle con le ben più avanzate tecnologie già oggi disponibili in contesti extraprocessuali: l’incremento degli investimenti tecnologici circa gli apparati di supporto all’esame e alla partecipazione giudiziaria a distanza appare sentiero obbligato allo scopo di ridurre il gap, ancora cospicuo, tra le presenze fisiche e le modalità di telepresenza, così prevenendo rischi di ingiustificabili compressioni di primarie garanzie di contesto.