Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

GIUSEPPE DI CHIARA

"Due occhi scuri". Immigrazione, diritti fondamentali e lessico fraterno: tracce per un postludio

Abstract

Il quadrante dell'immigrazione è tra i perimetri dell'esperienza giuridica in cui l'imprescindibilità della componente umana coinvolta raggiunge, sotto il profilo del metodo, l'intensità massima: gli sviluppi delle politiche dell'immigrazione in Italia, le cui principali scansioni hanno spesso obbedito a logiche dell'emergenza prive di profondità di campo e, specie nel più recente scorcio, alla sopraffazione delle istanze securitarie hanno, per contro, fatto registrare la messa in crisi di quella "riserva di umanità" insita, invece, nell'intavolatura della Costituzione della Repubblica. Emergono, tuttavia, da ultimo segnali di un'inversione di tendenza in termini di percezione dell'insicurezza sociale in rapporto ai flussi migratori in entrata, mentre è sulla breccia della "nuda vita" che è emersa, "dal basso", anche in luoghi simbolo, la prevalenza ultima, per facta concludentia, del rispetto per la persona umana. Si tratta di segnali che attendono di essere metabolizzati e recepiti dai circuiti istituzionali, e che pur suggeriscono a ogni interprete linee di "dover essere" propaganti, a raggiera, dal tessuto vivo della Carta fondamentale.