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GIUSEPPE DI BENEDETTO

“Pioggia di libri” sul terreno fertile della conoscenza

Abstract

La rassegna “Pioggia di libri”, il cui senso è possibile cogliere nella genesi della sua stessa idea ispiratrice, trova la sua ragion d’essere, nella parole di Massimo Mantellini presenti in un suo scritto dal titolo, "Dieci splendidi oggetti morti" là dove, nell’intermezzo della pubblicazione, l’autore parla di "Uno splendido oggetto vivo: il libro". Ed è particolarmente significativo che proprio Mantellini, uno dei maggiori esperti della rete internet italiana, ricordando un suo incontro a Milano con Umberto Eco, riconosca la «superiorità del libro cartaceo [...] rispetto ai testi elettronici». E le ragioni di questa sopravvivenza - nonostante l’imperversare consumistico dell’offerta dei prodotti della sfera digitale da porre in relazione ai mutamenti della nostra società iperconessa, ma mentalmente a bassa risoluzione - devono essere ricercate nell’inconfutabile constatazione che «l’oggetto fisico libro contiene in sé tracce importanti del mondo. Del nostro e di quelli precedenti. E questi segni restano per noi rilevanti e degni di attenzione».