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GIUSEPPE DI BENEDETTO

Antologia dell'Architettura moderna in Sicilia

Abstract

Lo studio mira ad individuare una metodologia di approccio agli esiti della cultura architettonica moderna in Sicilia attraverso l’analisi dei suoi processi di formazione. L’approccio generale, privo di ansietà totalizzanti e di pregiudizi ideologici, ha consentito di riconoscere il corpus dell’architettura moderna isolana quale entità molteplice, ricchissima di articolazioni, ma ben individuabile per il riscontro di connotazioni identitarie. Il ricorso a letture analitiche comparate, nel determinare dei confronti ravvicinati tra aree della stessa regione e con altre realtà culturali nazionali, su una lunga durata temporale, è apparso metodologicamente adatto alla esplorazione di temi vasti, conosciuti in taluni aspetti, ma che non sono ancora stati sufficientemente analizzati da un punto di vista della formazione di un quadro di insieme. Il carattere della ricerca, per la vastità e complessità del tema, è quello di un’elaborazione di work in progress, senza pretese di esaustività o di individuazione di momenti conclusivi. Affrontare il tema di ricerca da più angolazioni può servire a ridefinire i confini del campo di indagine e a rimettere in luce questioni e oggetti poco esplorati, se non del tutto trascurati. Per dare un opportuno sviluppo ad un tema così complesso, lo studio è stato articolato secondo una struttura che comprende una prima parte saggistica, di carattere critico-interpretativa, ed una seconda parte costituita dalla schedatura di alcuni esempi architettonici, individuati e selezionati nel vasto panorama del patrimonio architettonico costruito in Sicilia tra il 1930 e il 1970, ed osservati come casi di indagine esemplari e paradigmatici di esplicitazione dei tematismi emergenti dallo studio, declinati soprattutto attraverso la nozione-concetto di moderno. Segue una terza parte composta dagli apparati e comprensiva di un regesto di tutte le opere individuate nel corso della fase investigativa, da un profilo cronologico e da un’ampia bibliografia ragionata. Nell’epigrafe e in calce di ognuna delle schede sono evidenziati tutti i dati identificativi dell’opera, dalla collocazione geografica, alla cronologia del progetto e della realizzazione, alla paternità progettuale, nonché una specifica bibliografia di riferimento. Si è inoltre ricercato un adeguato corredo iconografico di accompagnamento del testo, costituito da immagini e da disegni. Le informazioni intendono sia presentare una descrizione (spesso critica) dei progetti sia offrire tutti gli elementi necessari ad una loro più precisa collocazione. La bibliografia ragionata è suddivisa in distinte sezioni che enucleano i testi di trattazione generale sull’architettura in Sicilia tra gli anni trenta e settanta, le guide e le pubblicazioni che forniscono un resoconto sull’architettura nelle singole città dell’isola o in particolari ambiti territoriali (a loro volta selezionate in base alla stretta pertinenza alle vicende in esame), le monografie e i saggi sui singoli architetti e sulle opere. Se le schede propongono un approfondimento analitico sulle singole architetture, la parte saggistica offre quadri generali di riferimento e riconduce ad un discorso critico unitario proprio quegli esempi che resterebbero altrimenti dispersi e disgiunti nella frammentarietà della scheda, che diverrebbe una semplice epitome antologica di un determinato periodo della produzione architettonica in Sicilia.