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GIORGIO DI MARIA

Achillis quae feruntur Astronomica et in Aratum opuscula: De universo, De Arati vita, De phaenomenorum interpretatione

Abstract

Si ripubblica con aggiornamenti, revisione ed ampliamento degli indici e con qualche correzione l'edizione critica edita presso l'Università di Palermo nel 1996 (Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo. Studi e ricerche; 27). La presente edizione documenta come il trattato (mutilo) De universo e gli opuscoli De Arati vita, De phaenomenorum interpretatione, tramandati sotto il nome di Achille, siano opera di un unico studioso, un grammatico appassionato di astronomia e di filosofia. Vengono inoltre studiati per la prima volta estesamente i rapporti genealogici fra tutti i manoscritti acquisibili (risultano dispersi alcuni manoscritti posteriori all'invenzione della stampa) e si mostra come ricadano tutti all'interno di due famiglie, con tre codici indipendenti (i Vaticani Graeci 191, 381 e il Mediceus plut. XXVIII 44) e gli altri descripti. La rivendicazione del ruolo autonomo del Vaticanus Graecus 381, valida per un piccolo corpus di testi che si estende oltre Achille, costituisce un'acquisizione innovativa che il Di Maria mette a frutto in due articoli scientifici collegati. Seguono il testo critico propriamente detto, aggiornato allo stato dell'arte anche per i testi di tradizione indiretta, e gli indici (Index verborum notabilium, index nominum, index astrorum, index locorum laudatorum).