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GINO DARDANELLI

Monitoraggio della diga “Castello” di Bivona (AG) con tecniche GNSS

Abstract

Le dighe di grandi dimensioni, di terra o di cemento, sono infrastrutture che rivestono un ruolo critico nella fornitura idrica e nella produzione energetica. Come è noto in letteratura, il carico e lo scarico delle forze sottopone la diga a elevate sollecitazioni strutturali che devono essere monitorate. Queste possono essere dovute alle fluttuazioni del livello dell'acqua, all'assestamento della struttura, all'attività di frane situate nelle vicinanze o all'attività sismica. Rilevare preventivamente i potenziali problemi consente di adottare le misure necessarie per evitare che si verifichi una catastrofe, o mitigarne gli effetti. Il lavoro proposto è in corso di svolgimento presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale Aerospaziale, dei Materiali (DICAM) dell'Università degli Studi di Palermo e ha come scopo il monitoraggio della Diga “Castello”, sbarramento di materiali sciolti situato tra i comuni di Bivona e Alessandria della Rocca in provincia di Agrigento, mediante il posizionamento sul coronamento di tre ricevitori GNSS. Le antenne sono state monumentate su appositi pilastrini in acciaio fissati al suolo mediante piccola fondazione in cls; il rate impostato ai ricevitori è stato di 30 sec., l'angolo di cut-off di 10°. La campagna di rilevamento è in corso e ad oggi sono stati archiviati 12 mesi di dati con cadenza settimanale. Verificata la buona qualità dei dati a disposizione si è proceduto con l'elaborazione degli stessi mediante i software NDA Professional e Bernese GPS 5.0.