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FABRIZIO D'AVENIA

Lealtà alla prova: “Casa”, Monarchia, Chiesa. La carriera politica del cardinale Giannettino Doria (1573-1642)

Abstract

La storiografia sulla Monarchia spagnola ne ha da tempo individuato la caratteristica di spazio aperto per le carriere di élite al servizio degli Asburgo. Così è stato per i cardinali appartenenti alla “Fazione spagnola” in quanto sudditi dei domini italiani del re di Spagna. Essi giocarono un difficile ruolo, considerata la molteplicità delle cariche ricoperte e dei rispettivi doveri di fedeltà: principi della Chiesa romana; vescovi di diocesi chiave dal punto di vista politico e della cura pastorale; viceré dei domini italiani; mediatori in prestigiosi matrimoni e carriere ecclesiastiche dei propri parenti. Questo articolo si propone di ricostruire questo profilo attraverso la carriera di Giannettino Doria: appartenente a una nobile famiglia di Genova con un lungo curriculum di servizio alla Monarchia spagnola, cardinale (1604), arcivescovo di Palermo ( 1608-42) e quattro volte viceré ad interim di Sicilia. In quest’ultima veste le sue multiple lealtà furono particolarmente messe alla prova dallo scontro giurisdizionale tra Roma e Madrid in merito al controverso privilegio papale della Legazia Apostolica o Regia Monarchia.