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ELISABETTA DI STEFANO

Dall’iperestetica all’anestetica: la negazione dell’umano nella società dell’apparenza

Abstract

Viviamo nella “società dell’immagine” che ottunde la sensibilità e produce indifferenza. Il saggio mette a fuoco la ricerca ossessiva di una bellezza superficiale e apparente in ogni ambito della vita quotidiana e la conseguente perdita dei valori morali. Per contrastare questa anestetizzazione dovuta all’esasperata tendenza all’eccesso e al superamento dei limiti del giusto, del necessario, del conveniente e del bello, il saggio propone di recuperare l’antica dimensione etico-estetica del bello in linea con alcuni interessi dell’Everyday Aesthetics.