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ELISABETTA DI STEFANO

La libertà del genio. Francisco de Hollanda e la teoria della creazione artistica

Abstract

Il concetto di genio si forma nella temperie romantica, ma in realtà nella pratica artistica si annoverano figure geniali anche prima del Settecento. Un caso esemplare è Michelangelo. Il divino, però, oltre le lettere e le Rime, non ha lasciato altra testimonianza scritta per cui questa nozione tarda a farsi strada nella storia delle idee. Però l’architetto e miniaturista portoghese Francisco de Hollanda, che aveva conosciuto Michelangelo durante un breve soggiorno romano (1538-42), rielaborò le idee del Maestro nel suo trattato Da pintura antiga, tracciando per la prima volta la figura del genio. Il Da Pintura Antiga, pertanto, si può considerare il solo trattato d’arte neoplatonico del Rinascimento. La teoria estetica di Francisco de Hollanda, incentrata sulla nozione di Idea infusa da Dio, reinterpretando la nozione classica di ingenium alla luce della melanconia cinquecentesca, delinea per la prima volta in un trattato di pittura il ritratto dell’artista creatore.