Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

ELISABETTA DI STEFANO

Architettura

Abstract

L’architettura, fin dalle origini è stata un’arte ancipite, ancorata tanto alla sfera dell’utile (con le sue derivazioni funzionaliste, propugnate in varia misura dai teorici del Movimento Moderno) tanto a quella del bello (che in casi estremi approda a quelle forme di architettura/scultura in cui la destinazione d’uso si annulla nell’esperienza estetica). Questo numero della “Rivista di estetica” vuole fare il punto sullo stato attuale del dibattito, in area analitica e continentale, mettendo a fuoco gli interrogativi che la società oggi pone all’architettura. Nuove problematiche legate alla globalizzazione, all’ecologia, al paesaggio e alla salvaguardia dell’ambiente, richiedono l’intervento di un approccio interdisciplinare e, soprattutto, del recupero di un’etica della responsabilità. Se l’odierna società tecnocratica troppo spesso antepone le ragioni del profitto a quelle etiche, estetiche, culturali o persino della vita, è forse possibile, attraverso un rinnovato confronto con i classici, con i grandi maestri del passato, ricostruire modelli di riferimento in grado di restituire l’architettura al suo compito millenario: l’elaborazione materiale e simbolica dello spazio vitale dell’uomo.