Skip to main content
Passa alla visualizzazione normale.

ALESSANDRA DINO

Giornalismo

Abstract

Il complesso rapporto che intercorre tra mafia e informazione solleva questioni meritevoli di approfondimento. C’è, in primo luogo, la necessità di inquadrare storicamente il tema, verificando se e come sia mutato nel tempo l’approccio della grande e della piccola stampa del nostro Paese nei confronti del fenomeno mafioso, rilevando la frequenza, la posizione e la qualità dei riferimenti contenuti in alcuni quotidiani, in determinati periodi. Sarebbe necessario indagare sul possibile uso strumentale dei mezzi di comunicazione di massa da parte dell’organizzazione mafiosa, per comprendere se e come questa sia stata o sia in grado di servirsene per veicolare i propri messaggi al di fuori del proprio ristretto consesso. Bisogna inoltre considerare che il flusso di informazioni e di notizie giornalistiche che parte dall’esterno (dal mondo dei media) si dirige anche verso “l’interno” dell’organizzazione mafiosa e, talvolta, finisce col produrre importanti ricadute sulle dinamiche e sulle strategie del gruppo criminale. Lo scenario di studio diviene ancora più complesso se guardiamo al ruolo esercitato dal pubblico dei media – e, più in generale, dalla cosiddetta “società civile” – nella costruzione della rappresentazione del fenomeno, attraverso il rapporto di “scambio comunicativo” con i media stessi; dovremmo, in questo caso, affrontare il delicato problema del peso e della rilevanza che rivestono i vari attori (media inclusi) nella costruzione della realtà sociale.