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ALESSANDRA DINO

Chiese e mafia,

Abstract

Lo studio delle organizzazioni criminali di tipo mafioso propone al ricercatore una costante piuttosto singolare: la religione come lo strumento che fornisce legittimazione e unitarietà, offrendo presunte motivazioni agli atti criminosi e alleviando paure e angosce di ciascuno per il proprio destino individuale, soprattutto laddove è più rigoroso il vincolo del segreto e della riservatezza, laddove più elevato è il rischio per la propria incolumità; laddove, in sintesi, è necessaria una maggiore coesione tra i membri e una più solida motivazione nell’adesione incondizionata al consorzio criminale. La religione è, dunque, un ingrediente indispensabile, presente – pur con le debite differenze – in tutte le organizzazioni criminali di stampo mafioso.