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ALESSANDRA DINO

Modelli di comando e sistemi di leadership in Cosa Nostra

Abstract

Il capitolo s’interroga sull’attuale delicata fase di Cosa Nostra, con una prospettiva analitica diacronica e multiproblematica. Affiancando riflessivamente (Garfinkel 1967) l’iter degli studi e l’evoluzione del fenomeno, ripercorre sinteticamente le tappe più significative della storia di Cosa Nostra degli ultimi 30 anni; quando – dopo la feroce seconda guerra di mafia – la leadership di Salvatore Riina si afferma imponendo un nuovo modello organizzativo, una nuova strategia criminale, nuove alleanze con i “referenti esterni” e un nuovo stile identitario. Uno snodo critico è costituito dalle stragi del 1992-1994, che vedono Cosa Nostra alzare il tiro, sfidando le istituzioni statali in modo poco coerente con la sua tradizionale “vocazione criminale”. Misteri, depistaggi, “presenze esterne” non identificate, trattative e accordi segreti che costellano questi eventi, oltre a costituire un terreno su cui indagare pesano sul presente dell’organizzazione che non ha definito la sua partita con gli interlocutori istituzionali e che rivendica “promesse non mantenute”, potendo contare sulla sua solidità economica e sui gravi segreti di cui è depositaria. Basandosi su recenti indagini, su documenti investigativi e su studi scientifici, la parte conclusiva del capitolo evidenzia le difficoltà dell’organizzazione che accusa oggi una seria crisi di leadership (accentuata dalla morte di Riina il 17 novembre del 2017) che si riflette in una strategia di attesa in un quadro evolutivo dalle prospettive incerte.